Una virata vincente, come quelle del Barone Rosso

All’Italia serve una virata vincente, di quelle che resero famoso il barone Manfred von Richthofen, meglio conosciuto come “Il Barone Rosso” (foto), asso dell’aviazione tedesca durante la prima guerra mondiale. Una virata coraggiosa, perchè è ormai evidente che la ripresa non arriverà se il governo si limita ai tagli senza proporre iniziative per la crescita. Lo conferma il Fmi (Fondo monetario internazionale), che prevede per la Grecia una crescita del Pil pari al 2,9 per cento nel 2015, mentre il nostro Paese – la terza economia d’Europa – si fermerà all’1,1. Eppure sono anni che facciamo sacrifici per mettere in quadro i conti nazionali e sono anni che ci sentiamo annunciare con toni trionfalistici la fine della crisi. Ora la parola d’ordine è diventata “tagliare”, che certamente suscita cori di approvazione tra gli elettori, ma non sempre viene applicata con buon senso. Prendiamo il caso dei manager pubblici. Ridimensionare indiscriminatamente i loro compensi non è la strada giusta: bisogna pagare in proporzione ai risultati, ossia al raggiungimento degli obiettivi fissati, e affidare i posti di responsabilità in base alla professionalità e non alle raccomandazioni di questo o quel padrino politico. E lo stesso criterio deve essere applicato in tutta l’amministrazione pubblica, dove invece gli incapaci sanno che comunque non perderanno lo stipendio, mentre chi dimostra impegno e preparazione non viene gratificato: il merito è l’unico metro di giudizio veramente democratico. A parte questo, da tempo continuiamo a ripetere che i quattrini recuperati con i tagli dovrebbero essere investiti in modo efficace in settori che possano garantire il rilancio del Paese. Vogliamo intervenire sul turismo? Bene, abbiamo il 70 per cento delle opere d’arte esistenti al mondo ed è dimostrato che cultura “paga”. Vogliamo puntare sull’Italian Style? Nessun problema, i nostri marchi (anche quelli che ci siamo venduti) ci garantiscono un’immagine di primo piano nel campo della moda. Possiamo proseguire elencando tutte le eccellenze che caratterizzano l’Italia, c’è solo l’imbarazzo della scelta. E allora il governo la faccia, questa benedetta scelta, invece di spalmare qua e là le poche risorse a disposizione, ben sapendo che, forse, a breve guadagnerà un po’ di popolarità, ma già dopodomani i cittadini si ritroveranno con un pugno di mosche.

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