Grazie al super canguro di Esposito l’Italicum veleggia

Viva l’Italia, terra dove sboccia un’inesauribile fantasia! Per superare l’ostruzionismo in Parlamento, già in passato ci eravamo affidati a strumenti come la ghigliottina, o tagliola, ed anche al canguro, che consente di votare gli emendamenti presentati raggruppandoli in base all’analogia del contenuto: basta approvare o bocciare il primo, e tutti gli altri decadono. Ma Stefano Esposito (foto), senatore del Pd, sarà ricordato negli anni per aver brevettato il super canguro, ossia l’emendamento numero 1103 che ha permesso di cancellare 35000 proposte di modifica sulle 47000 presentate alla nuova legge elettorale, il cosiddetto Italicum. Anche se ne rimangono 12000 da discutere, l’iter della legge sarà più veloce e magari l’aula di Palazzo Madama riuscirà a licenziarla già la prossima settimana. A pensarci bene, questo poderoso balzo in avanti é stato invece un tuffo all’indietro nel tempo, perchè ha riportato l’Italicum a ciò che era esattamente un anno fa, quando venne formulato da Renzi e Berlusconi durante l’incontro del Nazareno: dopo dodici mesi di discussioni, ora si ripartirà da quel progetto, e speriamo che a febbraio 2016 non sia necessario un altro super salto a ritroso per tornare allo status quo. Se ciò dovesse capitare, considerato che un canguro, anche se super, fa quello che può, inventeremo l’ippogrifo (che poi potrebbe evolversi alla bisogna in un super ippogrifo), il cavallo alato di cui narra Ludovico Ariosto ne “L’Orlando Furioso”, che portò in groppa Astolfo fino alla luna per recuperare il senno perduto di Orlando: figuriamoci se non riuscirà a superare d’un balzo anche una montagna di emendamenti!

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