Da un po’ di tempo a Torino è comparso un giovane che passeggia per la città vestito di una tunica chiara, sandali, una sciarpa sul capo che scende intorno al collo: come si può vedere dall’immagine, ha modi garbati, un sorriso da bravo ragazzo, la barba curata. E’ un montatore cinematografico rimasto senza lavoro: non chiede nulla, non importuna i passanti, si limita ad interpretare al meglio la figura del Messia abbracciando coloro che incontra e lanciando messaggi di speranza. Per raccogliere le offerte porta con sé una cesta su cui ha appiccicato la scritta “Jesus crowdfunding”, alludendo alla forma di microfinanziamento collettivo utilizzata per sostenere organizzazioni e persone. E per racimolare qualche soldino non esita a posare per i selfie dei turisti in visita al capoluogo piemontese. A causa di questo insolita “occupazione”, è finito in Questura cinque volte in dieci giorni. Come riferisce sulla sua pagina Fecebook, Jesus in Turin, ha chiesto agli agenti quale legge stesse violando e si è sentito rispondere:«Quella del buon senso». Sorvoliamo sul fatto che in Italia individui convinti di essere Cristo in terra ne abbiamo parecchi, ma non vengono presi in considerazione né dalla polizia né dagli psichiatri: anzi, normalmente le volanti intervengono solo per fargli da scorta. E’ comprensibile che le forze dell’ordine, all’apparire di un tipo vestito da Gesù, gli chiedano almeno i documenti, per verificare le sue generalità: dopo di che, constatato che non è un criminale né uno squilibrato, non turba l’ordine pubblico, non infastidisce nessuno e non è un individuo pericoloso, che motivo c’è di trattenerlo? Mi permetto anche un’altra considerazione. Le città italiane pullulano di facce poco raccomandabili, accattoni che chiedono soldi con piglio minaccioso e inveiscono contro chi non dà nulla, spacciatori e perdigiorno ad ogni angolo, addirittura ci sono zone in cui è consigliabile non transitare perchè sono controllate dalla marmaglia: per quale ragione la polizia, invece di dedicare tanta attenzione a un disoccupato che si è inventato un modo originale per sbarcare il lunario, non si concentra sui summenzionati lestofanti? Semplice. Il Gesù torinese e tutti noi apparteniamo alla categoria dei poveri Cristi, quelli che pagano le multe e stanno zitti: gli altri è meglio lasciarli perdere, girarsi dall’altra parte e far finta di non vederli, perchè anche se ne becchi uno in flagranza di reato, magari rischiando la pelle, dopo due ore è di nuovo in circolazione. Qui c’è qualcosa che non quadra.